SE LA MERITINO, LA LIBERTA’ DI OPINIONE

Nel nostro sistema, ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni. La considerazione, in sé, è piuttosto banale, dal momento che in quest’epoca storica è pressoché impossibile vietare alcunché di scritto, sotto qualsiasi forma, sicché questa benevola concessione della democrazia rappresentativa (servirebbe un gerundio ipotetico, però) appare obbligata tanto quanto il buongiorno della buona educazione, che spesso nasconde il niente che c’è dietro.
Tuttavia, poiché i generali dell’esercito sono tutti uguali fra loro ma qualcuno è più uguale degli altri, si potrebbe dire che sì, un qualsiasi imbecille ha il diritto di rivolgersi all’universo mondo o alla cerchia di amici e parenti, sostenendo che la Terra sia piatta o che negri, donne e omosessuali andrebbero rimessi al posto che compete loro; ma la società che deve sopportare la sua presenza (siamo contro ogni forma di discriminazione; fossero al potere quelli che oggi simpatizzano con il suddetto generale, l’imbecille di cui sopra potrebbe continuare a blaterare le proprie scempiaggini: ben altri pensieri sarebbero censurati e repressi) ha il corrispettivo diritto e il più urgente dovere di rimandarlo a scuola o in qualsiasi altra situazione didattica, al fine di impartirgli quel minimo sindacale di una materia di insegnamento alquanto carente nella società in cui viviamo, vale a dire la scienza.
Che, come diceva Pupetto di Montmartre, “va premiata”.

Cesare Stradaioli