QUELLI CHE NON SI FANNO PROBLEMI

Si danno luoghi in cui la politica internazionale vive una profonda torsione logica: le trattative si fanno con gli alleati.
Questa surreale conclusione è ciò che si trae dalle lamentazioni da destra – e anche da una certa sinistra – a proposito di quanto dichiarato da Giuseppe Conte, sul fatto che con i rappresentanti dei talebani vincitori in Afghanistan si dovrà pure, un giorno o l’altro, intavolare una qualche forma di confronto.
E’ dovere morale di chiunque intenda discutere e confrontare le idee fare il possibile per chiarire le proprie opinioni, sottoponendole a scrutinio e anche contestando quelle altrui. Trovo, però che discutere con chi escluda che con il nemico si possa trattare (dal che si deduce, per l’appunto, che gli accordi di pace si dovrebbero fare solo con quelli che stanno dalla nostra parte), sia sostanzialmente una perdita di tempo, proprio e altrui. In altre parole, ci si confronti (anche duramente) esclusivamente con le persone dotate di un minimo di ragionevolezza e/o di onestà. E poiché tendo a rigettare l’idea che chi dica stupidaggini sia necessariamente uno stupido, essendo per contro e per la maggior parte delle volte un disonesto, lascerei perdere la ragionevolezza come criterio di scelta.
Nel frattempo, nel disinteresse quasi totale dei mezzi di comunicazione – e, di conseguenza, nella sostanziale disinformazione dei cittadini europei – qualcuno ha già fatto capire che di porsi scrupoli morali ad avere a che fare con i sedicenti studenti (sic!) coranici non se ne parli neppure: si tratta di Western Union. In poche parole, la ritirata occidentale ha interrotto il flusso di denaro per circa un quarto d’ora: passata la breve buriana morale su come saranno trattate donne e dissidenti in Afghanistan, Western Union ha ripreso immediatamente a trattare flussi di capitali, ingenti aggiungerei, da e per Kabul.
Noi siamo distanti, qui a discutere di morale; loro, che – avendone convenienza: per solito, ce l’hanno sempre – farebbero affari con il Cancelliere del Reich Millenario Adolf Hitler e con il suo ministro della Ricerca Scientifica, Josef Mengele, sono molto più vicini di noi a quei luoghi. Materialmente e spiritualmente. Stranamente, la vicinanza non fa avvertire quanto maleodorante sia avere a che fare finanziariamente con quei signori, che acquistano mitra e proiettili anche col beneficio di Western Union.
Quando si dice il pragmatismo.

Cesare Stradaioli