QUALCUNO GIOCA SPORCO

Una regola, a quanto pare universale, del gioco d’azzardo è la seguente: se dopo qualche mano non hai ancora capito chi è il pollo, vuol dire che quello sei tu. Così, parlando di gioco d’azzardo e di chi frega chi, a proposito della notizia – che, ormai, da lungo tempo non è più tale, nell’accezione di ‘novità’ – secondo la quale diverse multinazionali hanno una tassazione vicina alla presa per i fondelli, in quando non sono tenute per legge a pagare le tasse dovute in questo o quel Paese in cui traggono i loro profitti, bensì dove hanno la sede legale, nel nostro tavolo da gioco l’Irlanda, siamo noi cittadini europei in grado di capire, non già chi sia il pollo (lo sappiamo benissimo: siamo noi), quanto piuttosto chi sta giocando sporco?

L’Irlanda fa parte della UE? Direi, a naso, di sì. Siamo tutti fratelli, all’interno della UE? Mah. Partecipiamo, comunque, tutti, a questa benedetta unione, con tanto di moneta comune e chiacchiere di conseguenza? Certamente sì. Allora, vengono alla mente un paio di domande.

La prima: perché l’Irlanda, sottraendo risorse ai Paesi, che se non possono chiamarsi fratelli, quanto meno andrebbero considerati soci, in palese violazione di una minima regola europea, offre asilo finanziario alle multinazionali, in questo non distinguendosi neanche un po’ rispetto ai cosiddetti paradisi fiscali?

La seconda (molto ma molto più banale, ce ne rendiamo conto: al confine con l’ingenuità): perché non c’è nessuno, fra i controllori della UE, così pronti e attenti a sanzionare i cosiddetti ‘aiuti di Stato’ – anche questa qui è bella: uno Stato sovrano viene sanzionato perché fornisce finanziamento a una qualsivoglia attività produttiva di reddito e lavoro  – che si alzi e imponga a Dublino di piantarla immediatamente con questa indecente politica, oltre a sottoporla a severissima sanzione?

Cesare Stradaioli

p.s. ne viene in mente una terza: come sia possibile che milioni, DECINE DI MILIONI, di cittadini europei – non irlandesi, per ovvi motivi: anche a nord di Napoli tengono famiglia – dotati di intelletto, capacità cognitiva e di analisi di cose dette e scritte svariate volte (cose, peraltro, piuttosto semplici: uno Stato dell’unione europea gioca sporco e frega soldi agli altri), oltre che mediamente attentissimi a quanti denari costino quattro migranti, possano prendere questo dato di fatto oggettivo, che le autorità politiche irlandesi neanche si preoccupano di negare ovvero nascondere con bugie più o meno pietose, alla stregua non già di una porcheria che non dovrebbe neanche esistere, ma di una maledizione divina, di una piaga biblica o, più prosaicamente, di un temporale che manda a monte una gita fuori porta e pazienza, cosa ci volete fare, sono disgrazie?