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Igiene linguistica

Rivolgo un appello, rivolto a chiunque abbia un po’ a cuore non solo la lingua italiana (che non è solo l’Italiano, come fa dire Sciascia a un personaggio de Una storia semplice – sullo schermo magnificamente reso dal grande Volontè – ma soprattutto il ragionamento), ma anche la sveltezza mentale e detesti la relativa pigrizia.

Vi  prego, non dite STEPCHILD ADOPTION; riprendete – con le buone, s’intende – chiunque lo dica, lo scriva, lo pensi perfino.

Non è odio per l’inglese – chi scrive lo parla da quando ha 3 anni.

Quella che è in programma nel progetto Cirinnà NON è, ripeto NON è un’adozione: è un’affiliazione.

Allora, cominciamo col chiamare le cose col loro nome: l’adozione è il punto di arrivo di una ben determinata procedura, complessa, difficile e – per diretta testimonianza degli interessati – molto spesso dolorosa e senza esito positivo.

L’affiliazione è il prendersi in carico un minore, con o senza un vincolo di parentela e fa parte di una procedura del tutto diversa, che fra l’altro NULLA ha a che fare con gli orientamenti sessuali di nessuno.

Un po’ di pulizia di linguaggio, un po’ di precisione, giusto per non dare SEMPRE l’idea di parlare ad minchiam, come diceva il compianto professor Francesco Scoglio.

Cesare Stradaioli

Un commento su “Igiene linguistica

  1. Allora dicci cosa ‘stepchild adoption’ voglia dire, scusa. E quale sia la differenza e come mai lo si stia usando da noi. PS. lo parlo anche io da quando avevo 3 anni, che coincidenza..

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