Appunti per alcuni interventi sulle attività scolastiche e sui servizi relativi al mercato del lavoro.

  1. Priorità assoluta di apertura di nuovi asili nido comunali esaminando la situazione delle liste di attesa municipio per municipio.
  2. Coordinamento con la regione sul finanziamento di progetti di singole unità scolastiche e definizione di priorità da comunicare alle scuole e all’associazionismo di studenti, genitori e insegnanti. P.es. negli ultimi due anni delle superiori è importante finanziare dei corsi brevi sul mercato del lavoro ( ci sono già modelli super collaudati da OO. SS.) . Corsi sulla Costituzione, Corsi sulla cultura scientifica,etc.
  3. Creare banca dati sui finanziamenti alle scuole per evitare fenomeno scuole super finanziate ed individuare scuole inattive.

3a. Potenziamento delle attività di accoglienza dei nuovi cittadini provenienti dall’estero sia per quanto riguarda l’insegnamento della lingua italiana agli adulti ( modello corso regione Emilia elaborato per il Min. Int.) e sia per quanto riguarda i giovani di tutte le età. Potenziare progetti per l’insegnamento della lingua scritta e parlata e la storia dei paesi d’origine anche attraverso accordi bilaterali con i paesi stranieri interessati e/o con l’istituzione di borse di studio universitarie per  studenti stranieri con obbligo di insegnamento nelle scuole della lingua, cultura e storia dei paesi di provenienza. Tali misure possono anche evitare la creazione di scuole private su base etnica e potenziare positivamente la multiculturalità aprendo ovviamente tali corsi agli studenti  delle altre etnie, culture e gruppi linguistici.

  1. Con la scomparsa delle province si devono ridefinire le competenze in materia di mercato del lavoro e di conseguenza le deleghe tra regione e area metropolitana. Attualmente i Centri per l’Impiego sono di competenza delle province e di fatto offrono servizi molto disomogenei in quanto si reggono sul lavoro di personale precario e senza grandi attività di formazione per il personale. Possono diventare uno strumento importante per politiche attive del lavoro se all’interno di un progetto regionale e con un uso qualificato delle risorse del fondo sociale europeo. Progetti di formazione professionale mirata e per piccoli gruppi concordati con le associazioni datoriali e sulla base di analisi dettagliate sullo stato della domanda – offerta del mercato del lavoro.
  2. Creazione di un portale per la consultazione di tutte le domande e offerte di lavoro e occasioni di formazione nella regione sulla base del modello emiliano.