IL LIBRO DEL MESE DI GIUGNO – Consigliato dagli Amici di Filippo

La fisica è una materia strana. Molti di noi la considerano cosa da appassionati, da menti portate allo studio della scienza; argomenti troppo specifici, astrusi, magari da affrontare superficialmente nel programma di scuola per poi lasciare appena possibile.
La fisica invece, permea il mondo; lo stesso mondo che a misura d’uomo possiamo imparare a conoscere tramite altre materie come la chimica e la biologia, quando si espande nell’infinito dello spazio o nell’infinitamente piccolo dell’atomo può essere compreso nel suo profondo funzionamento proprio dalla fisica che abbandonando questioni, come dire, contingenti, di elettricità o dello scorrere della pallina sul piano inclinato, ci svela la realtà in tutta la sua complessità e bellezza.
“Senza la conoscenza della fisica non si può fare niente, neanche politica”
Così scrive Friedrich Adler politico che è diventato fisico avendo compreso che se la fisica studia il funzionamento del mondo, in questo funzionamento sta anche la politica che ne è parte fondamentale.
Fisica per la pace è un libro che parla di fisica ma anche di politica e soprattutto di uomini, menti brillanti nel loro campo ma anche dotati di coscienza e spirito libero che hanno visto questo stretto legame tra scienza e politica e si sono adoperati per un sapere legato alla pace e all’unione delle comunità di scienziati ma soprattutto dei popoli.
Quando hai in mano la chiave per la distruzione del mondo e quando perdi l’innocenza di chi pensa alla conoscenza come valore di per sé mentre assiste allo sgancio della bomba nucleare, devi scegliere. Non puoi non scegliere. E molti scienziati hanno scelto la costruzione di un percorso di pace fatto di incontri, conferenze, manifesti scritti in collaborazione, firme ottenute dalla comunità internazionale scavalcando le cortine di ferro, simposi e gruppi di lavoro che sono diventati occasione di incontro e condivisione della conoscenza per uno scopo comune: promuovere la pace e affrancarsi dalla avidità del mondo militare per  strumenti troppo potenti da lasciare in mano ai guerrafondai.
Il libro aiuta a capire la nascita di questa coscienza pacifica da Einstein e il suo pensiero (che fu il primo) per una Europa unita, a Bertrand Russell e il suo manifesto Mans Peril che ha dato il via all’impegno transnazionale degli scienziati. La nascita del CERN prima e della cooperazione spaziale europea, poi, grazie allo sforzo visionario di un grande fisico, Edoardo Amaldi, fa capire quanto sia stato difficile affermare la visione pacifica della scienza europea contro la visione militare delle altre istituzioni mondiali. Il passato recente è fatto di successi internazionali: il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste definito un “ponte per la pace”; l’Uspid, Unione degli scienziati per il disarmo; l’Isodarco, Scuola internazionale sul disarmo e il SESAME, una nuova luce per il medio Oriente.
Tutto il libro, molto ben scritto e documentato, ci avvicina a persone che abbiamo visto sempre come scienziati e non come uomini che vivono il loro tempo anche in una dimensione politica e sociale; e ci ricorda che tra le materie di cui non possiamo fare a meno per costruire un mondo di pace, oltre alla fisica, un posto importante lo occupa la STORIA.

Anna Campo

fisica per la pace  Pietro Greco, a cura di – Fisica per la pace  – Carocci Editore -210 pagg. 262, €21